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Scuola: La doppia vita di un insegnate LGBTI

di Mario Favoloro e Pietropaolo Somma della 4S


La scuola dovrebbe essere un posto in cui gli insegnanti formano i ragazzi per quella che sarà la vita, dovrebbero insegnare agli studenti l’uguaglianza, la parità e il rispetto per gli altri. Per un professore che fa parte della comunità LGBTI non sempre può essere facile interagire con gli studenti o ancor peggio con i colleghi. Lavorare in un ambiente in cui i pregiudizi prevalgono sulla persona non è mai facile. Bradley Saunders ha affermato di aver vissuto due vite separate: la prima era la sua vera vita, dove aveva un compagno, una famiglia che gli voleva bene e degli amici. Poi quella “di scuola”, da professore LGBT nascosto che per paura degli attacchi di genitori omofobi e colleghi aveva preferito mantenere la più assoluta riservatezza riguardo la sua vita privata. La paura di essere giudicati per il proprio orientamento porta a nascondere la propria identità e ad essere costantemente pregiudicati da persone che non si sforzano a conoscerti meglio. Questa è solo una delle tante vicende che rappresentano le continue discriminazioni che avvengono nell’ambiente scolastico e che riguardano i professori. Noi crediamo che la violenza discriminatoria verso i professori e verso la comunità LGBTi sia un'inutile battaglia perché alla fine non bisogna giudicare una persona soltanto dall’orientamento sessuale ma si dovrebbe pensare più al lato umano. Speriamo che col tempo queste azioni vadano a svanire per evitare un'inutile e insensata discriminazione dovuta solo all’ignoranza di alcuni individui.

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