di Emilio Rosanova della 4S
Immagina. Tu che devi dichiararti ad un mondo che non ti vuole come sei, che non ti accetta come dovrebbe e che ti sminuisce per il tuo orientamento, che ti giudica per i motivi più banali. È difficile farlo, specialmente a scuola, luogo dove per le prime generazioni regna l'incoscienza e la stupidità. Che tu sia alunno o professore non importa, non ti guarderanno con gli stessi occhi con i quali vorresti essere guardato. Ma la complessità deve finire: alzati da quella sedia e dí le cose che hai da dire, stringi chi ti segue e lascia andare chi ti rifiuta e sminuisce, perché sai nel profondo del tuo cuore che “piccolo” non sei tu ma chi ti giudica.
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