di Laura Ruocco Elisa Russo 5R
In Italia come in tutto il mondo il lavoro è alla base della società è permette di condurre una vita più o meno agiata, consente di soddisfare tutti i bisogni basilari e indispensabili per una vita dignitosa rendendo l’uomo dipendente ma anche libero. Le politiche sociali che si occupano del lavoro si preoccupano da una parte dello sviluppo economico del paese e dall’altra parte devono teneresempre in considerazione i diritti di tutti i lavoratori garantendogli un ambiente di lavoro confortevole e inclusivo dove potersi sentire a proprio agio. Ogni ambiente di lavoro moderno deve garantire ad ogni diversità di sentirsi inclusa e mai discriminata, rispettando e vedendo il dipendente come parte indispensabile e preziosa dell’azienda, inoltre includere persone con storie differenti permette anche di arricchire la cultura di chi gli sta intorno talvolta aprendo gli occhi e sensibilizzando chi non si era mai confrontato con determinati temi. Tra le tematiche che più fanno discutere in termini di inclusione è la differenza di genere, gli artt. 37 e 3 Cost. L’art. 37 Cost. sancisce che “la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione”, però tutt’oggi la discriminazione contro le donne sul luogo di lavoro è presente e persiste in molti paesi del mondo, gli viene preclusa la possibilità di fare carriera e di avere un salario pari ad un uomo. Per poter offrire le stesse opportunità a tutti i generi bisogna analizzare le specifiche esigenze e prevedere dei piani specifici, per ogni contesto. Tra le varie difficoltà della comunità LGBT in ambito lavorativo c’è sicuramente la difficoltà dovuta coming out che potrebbe precludere la possibilità di accesso a al lavoro, questo per l’ignoranza dei datori di lavoro riguardo questo tema, per questo motivo molte persone appartenenti alla comunità LGBT si nascondono per ciò che sono, fingendo di non essere sé stessi, mostrandosi esattamente per ciò che gli altri ritengono normale. Questo a lungo andare deteriora l’anima, corrode la mente. Rivolgendo un pensiero alle persone che stanno seguendo un percorso di transizione dove i cambiamenti sono estetici, perché dall’identità sessuale dipendono determinate caratteristiche fisiche, impossibili da nascondere, e ogni giorno devono sottoporsi al giudizio dei colleghi. Il mobbing è un fenomeno ormai molto diffuso in Italia e si esplicita in una violenza psicologica nell’ambiente lavorativo. Questo fenomeno si viene a creare attraverso un processo di azioni conflittuali, inizia con un saluto negato, battute offensive, scherzi continui e dannosi, atteggiamenti ostili i colleghi ignorano questa situazione o in alcuni casi infieriscono, il lavoro inizia a pesare e l'ansia di sbagliare aumenta la possibilità di commettere errori. La persona attaccata è messa in una posizione di debolezza, indifesa e isolata, bullizzata dai colleghi o dai datori di lavoro, aggredita con quotidiani attacchi protratti nel tempo, il cui fine è l’abbandono del lavoro da parte della vittima. Si possono distinguere due tipi di mobbing: quello verticale, in cui la violenza psicologica viene effettuata da un superiore, e quello orizzontale, quando l'azione discriminatoria parte dai colleghi. La vittima di questa violenza si viene così a trovare in una condizione di isolamento sociale, questo si ripercuoterà inevitabilmente sulla salute psicologica e fisica, e sull’ambiente esterno al posto di lavoro. Il fenomeno del mobbing è difficile se non impossibile da eliminare, spesso nessuno ha il coraggio di contrastarlo, chi nota questa problematica fa finta di non vedere per evitare di incorrere nella stessa situazione. Il motivo di questa omertà è sicuramente la paura di essere coinvolti, di essere accusati di qualcosa, di avere ritorsioni o di perdere il lavoro. In questo modo, però, non si fa altro che permette che questo fenomeno sia sempre più presente, che sempre più persone siano vittime di questa violenza.
Per evitare di subire mobbing potrebbe essere utile non isolarsi evitando in ogni caso di rendere tutti partecipi della propria vita personale. Nel caso in cui si è presi di mira è inutile e controproduttivo prendersi periodi eccessivi di ferie pensando che allontanarsi dal lavoro risolverà tutto, perché al ritorno, la situazione potrebbe essere peggiorata e i toni potrebbero inasprirsi ulteriormente. Un grande aiuto si può ricevere dagli amici e soprattutto dai familiari. Inoltre potrebbe essere utile consultare uno psicologo come supporto psicologico. Il proprio lavoro può essere motivo di soddisfazione e realizzazione personale ma potrebbe da un momento all’altro diventare il peggior incubo, bisogna avere il coraggio di denunciare fenomeni di discriminazione, ed è alla base aiutare chi è meno forte a difendersi, senza preoccuparsi del giudizio altrui, perché un’azione che parte da un singolo individuo sommata a quella degli altri può cambiare le cose può bloccare il flusso, rendendo il posto di lavoro un luogo di serenità e crescita personale per tutti, senza discriminazioni, totalmente inclusivo, nei confronti di ogni cultura, etnia, genere e orientamento sessuale.
Comments